mercoledì 18 settembre 2024

Ho seguito Escher in Calabria

 

Nei mesi che trascorre a casa, Escher digerisce e metabolizza le provviste raccolte precedentemente in viaggio. Il mondo verso cui viaggiare e la tana a cui tornare sono entrambi necessari ed esistono per opposizione reciproca. Quando le riserve si esauriscono, è tempo di ripartire. Il 28 aprile del 1930 MCE si rimette in viaggio: questa volta la meta è la Calabria.

La compagnia del viaggio precedente [in Abruzzo] si ingrandisce: a Escher, Haas-Triverio e Schiess si aggiunge Jean Rousset, un giovane francese studioso di storia e appassionato di fotografia.

Da Roma, via Napoli e Paola, il gruppo raggiunge in treno Pizzo, nella Calabria occidentale; sulla costa tirrenica, i quattro amici si fermano a Tropea e Scilla. Da Reggio risalgono la costa ionica alternando tratti in treno, lungo il mare, a esplorazioni dell'interno compiute a dorso di mulo o a piedi. Prima di partire, MCE ha pesato lo zaino e annotato nella sua agenda che sulle spalle avrà 12,5 chilogrammi.

Il viaggio dura quasi un mese e si conclude il 24 maggio a Rocca Imperiale; fra l'ottobre 1930 e il febbraio 1931, MCE lo trasformerà in tredici stampe, di cui sei xilografie e sette litografie.  

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Quattro marzo Ventidue

Interrompo il tragitto verso Scilla a Cinquefrondi, per incontrare Giorgio Castella: autore di Lotte e libertà. Storie di donne e uomini antifascisti, sta lavorando alla biografia di un partigiano calabrese, Sebastiano Giampaolo “Fiore”, morto in Piemonte, in Valle Maira. Nel corso di una lunga passeggiata, Giorgio mi racconta la sua esperienza di “calabrese a Milano”, alternando le esperienze di impegno sociale come sindacalista a quelle di comparsa alla Scala, in una Aida e una Carmen. Mi accompagna poi a Maropati, a quattro chilometri da Cinquefrondi, suo paese natale, a vedere le case in cui vissero Sergio Franco, un altro partigiano calabrese ucciso in Piemonte, a Serravalle Langhe, e lo scrittore Fortunato Seminara, l'autore di Le baracche, Il vento nell'uliveto e La masseria.

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Giorgio Castella a Maropati





Il 26 maggio del 1930, Escher annota sulla sua agenda il calcolo delle distanze percorse durante il viaggio in Calabria: 1.709 chilometri in treno, 213 in autobus, 10 in carrozza e più o meno 100 a piedi, per un totale di 2.022 chilometri. 

(Da Ho seguito Escher. In viaggio con l'artista in Italia, Spagna, Corsica, Tunisia, Malta,

i libri di Mompracem, Firenze 2024)


Dopo Scilla, Escher e i suoi amici si fermano a Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo, Pentedattilo, Palizzi, Gerace, Stilo, Monasterace, Squillace, Catanzaro, Crotone, Santa Severina, Cariati, Rossano, Spezzano Albanese, Castrovillari, Morano, Trebisacce, Rocca Imperiale. 




La fiumara di Stilo

Il treno delle Ferrovie della Calabria alla stazione di Catanzaro Lido

Santa Severina


Cariati







Morano

Rocca Imperiale


Presentazioni del libro in Calabria:


18 settembre
alle ore 18
Accademia del Mate
piazza XVI luglio 1859
Lungro (CS)


19 settembre
alle ore17,30
al Castello di
Santa Severina (KR)



20 settembre
alle ore 18
presso la sede ANPI
via Domenicani, 52
Polistena (RC)




21 settembre
alle ore 18
piazza san Pietro
Pentedattilo (RC)



Ho seguito Escher anche:

-  a Orvieto

- in Abruzzo


- a Ravello






1 commento:

  1. Meravigliosa questa idea di ripercorrere luoghi e storie di Escher! L'incontro a Pentedattilo è stato molto interessante e mi è venuta la curiosità di approfondire l'argomento. Essere piu viaggiatori e meno turisti diventa sempre più naturale dopo questo incontro!

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