A inizio Novecento l'Abruzzo era considerato una meta avventurosa, adatta a viaggiatori coraggiosi. Celebre in Europa era il viaggio compiuto nel 1843 dall'inglese Edward Lear, che aveva poi dedicato agli Abruzzi, come si diceva al tempo, una buona parte dei suoi Appunti illustrati del viaggio in Italia. Più recentemente, nel 1908, era stato pubblicato a Londra In the Abruzzi, scritto dalla viaggiatrice britannica Anne MacDonell.
Il 12 maggio del 1929, MC Escher parte per l'Abruzzo in compagnia degli amici Giuseppe Haas-Triverio e Robert Schiess.
MCE era già stato per alcuni giorni in Abruzzo nel 1928, dal 10 al 19 aprile. Aveva viaggiato da solo, in autobus, raggiungendo l'Adriatico a Ortona e tornando poi a Roma via Sulmona, molto probabilmente in treno.
Presumo che il 12 maggio del 1929 MCE, GHT e Robert Schiess abbiano preso a Roma il treno per Pescara e siano scesi alla stazione di Goriano Sicoli. Si dirigono quindi verso sud e molto probabilmente si fermano a Cocullo, perché nel 1930 GHT realizzerà una xilografia del paese. I tre amici esplorano poi la valle del Sagittario, che la guida Baedeker definisce una «gorge sauvage».
Una fotografia scattata il 21 maggio 1929, che Escher ha intitolato Traversata nella neve, ritrae MCE, GHT e il mulo con cui viaggiano tra Scanno e Villetta Barrea.
Da Villetta Barrea si spostano nella valle del Sangro, prima risalendo verso Opi e Pescasseroli, quindi procedendo da Barrea verso Alfedena; proseguono poi per Pizzone, Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno, Forlì del Sannio e Castel di Sangro; infine, penso che da Castel di Sangro abbiano preso il treno per Sulmona, facendo lungo il tragitto una sosta a Pettorano sul Gizio.
Nel luglio del 1929, mentre si trova in Olanda, Escher decide di provare a lavorare con la tecnica della litografia. Il primo esperimento è la veduta di Goriano Sicoli. MCE contatta il suo insegnante, il professor Dieperink, per rinfrescare le sue conoscenze in materia. Nel laboratorio di Dieperink ad Amsterdam, il 25 luglio Escher stampa Goriano Sicoli.
Tornato a Roma, a partire dal gennaio 1930 si dedica a trasformare in litografie alcuni disegni del viaggio in Abruzzo: Strada di Scanno, Castrovalva, Il ponte.
In una via del centro storico di Villalago, nel quartiere del Vicinato di Mezzo, il Comune e l'Associazione Villalago in Flaturno hanno posto una targa per segnalare il punto da cui nel 1929 MCE realizzò un disegno di un arco e delle case adiacenti; arco e case entrarono poi, nel 1934, nell'immagine che compare nello specchio che occupa la parte superiore di Natura morta con specchio, litografia del marzo 1934. Anche altri elementi della natura morta richiamano a Villalago: il centrino su cui poggia la piccola specchiera, che è un prodotto dell'artigianato locale, e l'immagine di sant'Antonio, di cui a luglio si celebra in paese la festa patronale.
Oltre alla targa, è stata anche collocata nel selciato della strada una pietra bianca con il nome «Escher» nel preciso punto dal quale fu disegnata la veduta dell'arco.
La zona lungo il corso del fiume Sangro, dopo l'8 settembre 1943 divenne parte del sistema di difesa allestito dall'esercito tedesco, la Linea Gustav. A Villetta Barrea, Alfedena e Scontrone gli abitanti e i numerosi sfollati subirono la requisizione di bestiame, beni e case, e gli uomini vennero rastrellati e adibiti a lavori coatti per la costruzione delle fortificazioni. La notte dell'8 ottobre i paesi vennero colpiti da un bombardamento degli Alleati, che costrinse la gente a rifugiarsi a monte, in grotte o capanne di fortuna. Ad Alfedena, il ponte che si vede in primo piano nella litografia di MCE Il ponte non esiste più perché andò distrutto nell'attacco aereo.
MCE, GHT e Schiess visitarono Pettorano sul Gizio il 5 e 6 giugno del 1929. Escher schizzò una veduta del paese, con il monte Morrone e i monti della Maiella sullo sfondo. In seguito ne ricavò una xilografia che intitolò Città in Italia meridionale.
Nel 2010 il Comune di Pettorano ha ospitato, nel Castello Cantelmo, una mostra dedicata ai viaggi di Escher in Abruzzo e, individuato il punto da cui MCE eseguì lo schizzo del paese, ha dedicato al grafico olandese un belvedere.
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(Da Ho seguito Escher. In viaggio con l'artista in Italia, Spagna, Corsica, Tunisia, Malta,
i libri di Mompracem, Firenze 2024)
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