A
inizio Novecento l'Abruzzo era
considerato una meta avventurosa, adatta a viaggiatori coraggiosi.
Celebre in Europa era il viaggio compiuto nel 1843 dall'inglese
Edward Lear, che aveva poi dedicato agli Abruzzi, come si diceva al
tempo, una buona parte dei suoi Appunti illustrati del viaggio in
Italia. Più recentemente, nel 1908, era stato pubblicato a
Londra In the Abruzzi, scritto dalla viaggiatrice britannica
Anne MacDonell.
Il 12
maggio del 1929, MC Escher parte per l'Abruzzo in compagnia degli amici Giuseppe
Haas-Triverio e Robert Schiess.
MCE
era già stato per alcuni giorni in Abruzzo nel 1928, dal 10 al 19
aprile. Aveva viaggiato da solo, in autobus, raggiungendo l'Adriatico
a Ortona e tornando poi a Roma via Sulmona, molto probabilmente in
treno.
Emigrato dal 1904 negli Stati
Uniti, il sulmonese Carlo Tresca era diventato una figura prominente dei movimenti
antifascisti e aveva fatto parte dei comitati di difesa degli
anarchici Sacco e Vanzetti, ingiustamente condannati a morte e uccisi
in Massachusets nel 1927; attivo nel movimento anarchico
statunitense, negli anni Trenta, dopo i fatti della guerra di Spagna,
Tresca fu un oppositore dello stalinismo. Sopravvissuto ad un
attentato fascista nel 1926, venne ucciso nel 1943 dalla mafia
italo-americana, contro cui aveva avviato una campagna pubblica. A
Sulmona oggi si può vedere un monumento dedicato a Carlo Tresca,
definito semplicemente «socialista, esule e martire della libertà»,
e la città, in seguito a un encomiabile e raro cambiamento della
toponomastica, gli ha intitolato
la piazza all'ingresso di corso Ovidio, un tempo Largo
Vittorio Emanuele.
Presumo
che il 12 maggio del 1929 MCE, GHT e Robert Schiess abbiano preso a
Roma il treno per Pescara e siano scesi alla stazione di Goriano
Sicoli. Si dirigono quindi verso sud e molto probabilmente si fermano
a Cocullo, perché nel 1930 GHT realizzerà una xilografia del paese.
I tre amici esplorano poi la valle del Sagittario, che la guida
Baedeker definisce una «gorge sauvage».
Una fotografia scattata il
21 maggio 1929, che Escher ha intitolato Traversata nella neve,
ritrae MCE, GHT e il mulo con cui viaggiano tra Scanno e Villetta
Barrea.
Il lago di Barrea
Da Villetta Barrea si spostano nella valle del Sangro, prima
risalendo verso Opi e Pescasseroli, quindi procedendo da Barrea verso
Alfedena; proseguono poi per Pizzone, Castel San Vincenzo, Cerro al
Volturno, Forlì del Sannio e Castel di Sangro;
infine, penso che da Castel di Sangro abbiano preso il treno per
Sulmona, facendo lungo il tragitto una sosta a Pettorano sul Gizio.
Nel luglio del 1929, mentre si trova in Olanda, Escher decide di provare a lavorare con la tecnica della litografia. Il
primo esperimento è la veduta di Goriano Sicoli. MCE contatta il suo
insegnante, il professor Dieperink, per rinfrescare le sue conoscenze
in materia. Nel laboratorio di Dieperink ad Amsterdam, il 25 luglio
Escher stampa Goriano Sicoli.
Tornato a Roma, a
partire dal gennaio 1930 si dedica a trasformare in litografie
alcuni disegni del viaggio in Abruzzo: Strada di Scanno,
Castrovalva, Il ponte.
Scanno
Castrovalva
Castrovalva
Castrovalva
In una
via del centro storico di Villalago, nel quartiere del Vicinato di Mezzo, il
Comune e l'Associazione Villalago in Flaturno hanno posto una targa
per segnalare il punto da cui nel 1929 MCE realizzò un disegno di un
arco e delle case adiacenti; arco e case entrarono poi, nel 1934,
nell'immagine che compare nello specchio che occupa la parte
superiore di Natura morta con specchio, litografia del marzo
1934. Anche altri elementi della natura morta richiamano a Villalago:
il centrino su cui poggia la piccola specchiera, che è un prodotto
dell'artigianato locale, e l'immagine di sant'Antonio, di cui a
luglio si celebra in
paese la festa patronale.
Oltre
alla targa, è stata anche collocata nel selciato della strada una
pietra bianca con il nome «Escher» nel preciso punto dal quale fu
disegnata la veduta dell'arco.
Opi
Opi
La
zona lungo il corso del fiume Sangro, dopo l'8 settembre 1943 divenne
parte del sistema di difesa allestito dall'esercito tedesco, la Linea
Gustav. A Villetta Barrea, Alfedena e Scontrone gli abitanti e i
numerosi sfollati subirono la requisizione di bestiame, beni e case,
e gli uomini vennero rastrellati e adibiti a lavori coatti per la
costruzione delle fortificazioni. La notte dell'8 ottobre i paesi
vennero colpiti da un bombardamento degli Alleati, che costrinse la
gente a rifugiarsi a monte, in grotte o capanne di fortuna. Ad
Alfedena, il ponte che si vede in primo piano nella litografia di MCE
Il ponte non esiste più perché andò distrutto nell'attacco
aereo.
Alfedena
Scontrone
MCE,
GHT e Schiess visitarono Pettorano sul Gizio il 5 e 6 giugno del 1929. Escher
schizzò una veduta del paese, con il monte Morrone e i monti della
Maiella sullo sfondo. In seguito ne ricavò una xilografia che
intitolò Città
in Italia meridionale.
Nel
2010 il Comune di Pettorano ha ospitato, nel Castello Cantelmo, una
mostra dedicata ai viaggi di Escher in Abruzzo e, individuato il
punto da cui MCE eseguì lo schizzo del paese, ha dedicato al grafico
olandese un belvedere.
[...]
(Da Ho seguito Escher. In viaggio con l'artista in Italia, Spagna, Corsica, Tunisia, Malta,
i libri di Mompracem, Firenze 2024)
Prossime presentazioni:
domenica 18 agosto, alle 18
Castello Cantelmo
Pettorano sul Gizio (AQ)
martedì 20 agosto, alle 18,30
Sala Polifunzionale
Villalago (AQ)
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