sabato 9 settembre 2023

Centri culturali agli estremi dell'Islanda

 

Lo Snaefells è alto cinquemila piedi. Con il suo doppio cono sta alla fine di una fascia trachitica che si allontana dal sistema montuoso dell'isola.

(Jules Verne, Viaggio al centro della Terra)



Nel 2010 un giovane drammaturgo islandese, Kari Vidarsson, torna dopo i suoi anni di studi a Rif, suo paese d’origine. Rif si trova ai piedi del vulcano Snaefells, nell'omonima penisola che è una delle estremità occidentali dell'Islanda.

Da ragazzo Vidarsson aveva lavorato in uno stabilimento di lavorazione del pesce, che ritrova in stato di semi-abbandono: per dieci anni non è stato più utilizzato, è rimasta in funzione solo una malandata cucina e in un’altra stanza si riunisce saltuariamente la banda musicale del paese. Vidarsson chiede e ottiene il permesso di trasformare il decrepito edificio in un teatro. Il palcoscenico viene allestito dove un tempo si trovava il freezer per la conservazione del pesce: nasce così The Freezer Theatre. Ai primi spettacoli assiste una cinquantina di spettatori, poi i lavori di ristrutturazione procedono e nel giro di un anno viene allestita una platea che può contenere duecento persone.

Negli anni successivi Vidarsson invita a Rif artisti da Sud Africa, Ucraina, Paesi Bassi, Colombia, Regno Unito, Australia e Belgio, oltre che da tutta l’Islanda. La struttura inizia a ospitare concerti, spettacoli di danza, autori di murales, diventa residenza per artisti e cambia il proprio nome in The Freezer Culture Centre. Nel 2015 viene aperto l’omonimo ostello



Le porte e le pareti delle camere (bagni compresi) vengono messe a disposizione di un gruppo di artisti che le ricoprono con le loro creazioni. A me è capitato di dormire nella Time machine room, realizzata dall’islandese Mekkin Ragnarsdottir.




Dal 2016 al 2018 Kari Vidarsson ha portato sul palco del Freezer uno spettacolo alla cui scrittura aveva lavorato per anni e in cui ha coinvolto i bambini e i ragazzi del villaggio: Journey to the Centre of the Earth, ispirato al romanzo di Jules Verne in cui i protagonisti si addentrano nel vulcano Snaefells per raggiungere il centro della Terra.

Anche quando non sono in programma spettacoli, il teatro e la sala comune dell’ostello sono il centro culturale della zona. Nelle sere in cui sono stato ospite del Freezer, mi sono goduto la proiezione di City Lights di Chaplin e il concerto di un cantante locale, Gunnbjorn Thorsteinsson.


A 713 chilometri da Rif, nell'estremo oriente islandese, il villaggio di 
Seyðisfjörður è conosciuto per le sue gallerie, i festival e le scuole di arte contemporanea. Herðubreið è il centro comunitario in cui si tengono mostre e spettacoli. A me è capitato di vedere esposti i lavori di Hilmar Guðjónsson. I Polaroid Landscapes sono sperimentazioni fotografiche che danno vita a dei quasi-paesaggi: non esistono nella realtà ma qui li possiamo vedere.







1 commento:

  1. Mi emoziona leggere questa tua pagina di viaggio, dopo aver svolto con dei bambini e delle bambine un lavoro su Jules Verne e sulla sua potente fantasia. Grazie per avermi fatto scoprire Kari Vidarsson e ciò che è riuscito a creare nel suo paese d'origine. Per il tempo della lettura mi hai trasportato a Rif; con le tue simpatiche fotografie l'hai resa palpabile.

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