Nel 2017 si è ricordato un duplice anniversario:
novanta anni fa, il 23 agosto del 1927, il calzolaio pugliese Nicola Sacco e il pescivendolo piemontese Bartolomeo Vanzetti, furono ingiustamente messi a morte sulla sedia elettrica per un crimine che non avevano commesso;
quaranta anni fa, nel 1977, Michael Dukakis, all’epoca governatore del Massachusetts, riconobbe ufficialmente l’errore giudiziario e riabilitò la memoria dei due italiani.
Il testo seguente è la traduzione di materiali presentati ad una conferenza sul caso Sacco-Vanzetti tenutasi alla Public Library di Boston nell'ottobre 1979. Li mise a disposizione dello scrivente il professor Marcello Garino, rappresentante negli anni '70 del Comitato Provinciale Sacco e Vanzetti di Cuneo, che nel 1977 aveva accompagnato negli Stati Uniti la sorella di Bartolomeo Vanzetti, Vincenzina, e che partecipò alla conferenza del 1979. Le relazioni vennero pubblicate nel 1982 in Sacco-Vanzetti: Developments and Reconsiderations - 1979. Conference Proceedings, Boston, Trustees of the Public Library of the City of Boston - 1982; la pubblicazione è consultabile gratuitamente sul sito https://archive.org
Nel
novembre del 1927 Robert Morss Lovett, insegnante, scrittore e
critico, pubblicò sul giornale liberale The
New Republic
un articolo che descrive piuttosto accuratamente lo stato d’animo
degli artisti e scrittori direttamente o indirettamente coinvolti nel
caso Sacco-Vanzetti. Secondo Lovett, i liberali avevano creduto nella
possibilità di portare le proprie idee nella “stanza dei bottoni”
attraverso l’istruzione pubblica, in cui essi occupavano una
posizione privilegiata. Durante la Prima Guerra Mondiale, però,
videro le autorità sopprimere e mettere a tacere l’opposizione, e,
attraverso una “mendace propaganda”, indurre i cittadini ad
appoggiare atti arbitrari che erano in contrasto con gli obiettivi
liberali sbandierati dal governo. “L’esecuzione di due oscuri
radicali - scrisse Lovett - scosse i liberali che lavoravano per
portare giustizia ed equità nelle istituzioni e per correggere le
pecche del sistema, e che credevano nella possibilità di educare
l’opinione pubblica affinché controllasse efficacemente l’operato
del governo.” E quando, dopo un processo-farsa, il caso venne
sottoposto ad un comitato formato dai rappresentanti più in vista
della vita intellettuale della comunità, il fallimento delle
convinzioni dei liberali fu evidente. Il rapporto Lowell, pieno di
incongruenze, di pregiudizi, di disprezzo nei confronti delle persone
coinvolte e di compiacenza verso le istituzioni, dimostrò in modo
drammatico ciò che i radicali dicevano da tempo: “la maggioranza
della middle class e della upper class è pronta a calpestare la
legge quando sente che i suoi interessi sono in pericolo.” Lovett
concluse:” Non è più possibile negare l’esistenza di una guerra
di classe negli Stati Uniti... I liberali saranno obbligati a
scegliere uno degli schieramenti.”
Probabilmente
lo scrittore più profondamente coinvolto dal dramma di Boston fu
John Dos Passos, che sul caso Sacco-Vanzetti scrisse articoli,
pamphlet, poesie, romanzi e testi teatrali. La sua identificazione
con gli immigrati italiani e portoghesi precede di molto questo caso
particolare. “Fin dai tempi del college - scrisse più tardi -
avevo personalmente provato le frustrazioni che vengono dall’essere
considerato un Wop o un Greaser1...Quando
ci occupammo di Sacco e Vanzetti, ci stavamo battendo per la libertà
di parola e per un sistema giudiziario imparziale che assicurasse lo
stesso trattamento ai poveri e ai ricchi, agli stranieri immigrati e
agli americani purosangue.”
Un altro
osservatore partecipe, che scrisse un impressionante resoconto delle
sue idee e dei suoi sentimenti durante gli ultimi giorni di Sacco e
Vanzetti fu Katharine Anne Porter, una scrittrice trentasettenne,
normalmente non ritenuta di sinistra. Porter era giunta a Boston
durante il suo “spericolato periodo di inveterata partecipazione”
a qualsiasi battaglia l’umanità oppressa stesse combattendo per il
miglioramento della propria condizione, con l’obiettivo di mettere
in pratica ciò che aveva appreso dai propri studi di etica e di
politica. Insieme ad un disparato gruppo di artisti e scrittori- Dos
Passos, Dorothy Parker, Mike Gold, Lola Ridge, James Rorty, Paxton
Hibben, Edna Millay, William Gropper, Grace Lumpkin e altri- Porter
si trovava davanti alla prigione di Charlestown a mezzanotte del 22
agosto 1927, ad attendere l’esecuzione. Descriverà i suoi pensieri
e le sue emozioni di quella notte “da ricordare e piangere in
eterno”, l’atmosfera allucinante della manifestazione e la
vergogna conseguente. Sebbene non fosse una novellina (era stata
testimone della brutalità e dei tradimenti della Rivoluzione
Messicana) giunse dopo un certo tempo a paragonare il processo dei
due Italiani a quelli di Gesù, di Giovanna d’Arco e di Mosca del
1937, processi “in cui le vittime erano già state condannate a
morte prima che si svolgesse il processo, il quale si svolse solo per
occultare il vero significato: gli accusati sarebbero stati messi a
morte.”
Il suo
meraviglioso resoconto è pieno di episodi comici e strazianti: una
ragazza irlandese, ubriaca, che si mette a cantare dopo l’esecuzione,
mentre i simpatizzanti comunisti trasalgono irritati; il nipote di
Henry James che se la svigna dalla manifestazione; le “signore“
che arruolano i loro club del bridge, i loro salotti letterari, i
loro circoli musicali e le loro organizzazioni di beneficenza in una
campagna per salvare Sacco e Vanzetti, e con “un’indefinibile
aria di diligente dolcezza” portano il denaro che hanno raccolto
“con i sistemi argutamente subdoli delle associazioni femminili.”
Ancora
più significativi sono i passaggi in cui ripensa dopo cinquant’anni
ai giorni di quell’agosto, in cui si dice sicura che “quello di
Boston fu uno degli atti più sinistri compiuti dagli Europei nel
mondo occidentale durante l’agonia della civiltà.” Fu, in breve,
un atto malvagio, sintomatico dei mali non ancora discernibili nel
1927. La poetessa Lola Ridge parlò per tutti coloro che erano a
Charlestown al momento dell’esecuzione quando, dopo aver rischiato
di essere calpestata dai poliziotti a cavallo, disse: ”Abbiamo
perso qualcosa che non ritroveremo più.”
Per
Katharine Anne Porter, questo riprovevole abuso di potere fu un
episodio della tragedia senza fine dell’umanità. Per un momento
provò l’impulso di uccidere l’oppressore, e ciò avvenne il
mattino dopo l’esecuzione, quando si ritrovò sull’ascensore
dell’hotel con alcuni azzimati gentiluomini, ed uno di essi disse
con voce melliflua: ”Fa molto piacere sapere che possiamo
aspettarci che le cose tornino di nuovo a posto.” Gli altri
presenti annuirono con compiacenza ed ella si trattenne perchè capì
che il suo impulso a compiere un atto di violenza contro il nemico
sarebbe stato una specie di collaborazione. Altri meno saggi e meno
controllati si presero una grossa soddisfazione commettendo
mentalmente degli omicidi nei loro scritti.
L’obiettivo
di tutti fu la Grande Boston, innanzitutto la Boston Yankee e gli
strati xenofobi della sua popolazione, specialmente quelli che Dos
Passos definì “i destrorsi Americani Puritani del Massachussetts,”
i discendenti di coloro che bruciavano le streghe, pieni di odio
verso “le nuove, vigorose e ignote forze.” Dos Passos paragonò
Dedham, “la perfetta città del New England” simbolo della
“supremazia Anglosassone e del fardello dell’uomo bianco”, e
gli agglomerati industriali che circondano Boston ad una vecchia
zitella seduta sul tram in mezzo a due lavoratori. A protestanti,
rebubblicani, professionisti e Dedhamiti si unirono in quel momento
gli altrettanto ricchi irlandesi cattolici che condividevano l’odio
degli Yankee per i “pelosi” immigrati dell’ultima ondata, che
parlavano un inglese stentato e facevano i lavori manuali. La morte
dei “due uomini con la grigia divisa della prigione”, come Dos
Passos descrisse Sacco e Vanzetti nella sua poesia Ora
essi sono morti...,
aveva “bruciato nel vento / l’odore stantio di Boston.”
Mike Gold
inveì contro “l’avidità insanguinata” e i “delinquenti ben
vestiti” di Boston, del tipo di quelli che “linciarono Lovejoy
durante i giorni dell’abolizione della schiavitù”. Questa gente,
egli predisse sdegnosamente, non si fermerà nella sua “brama di
sacrifici sanguinari. Questi aristocratici decaduti, resi folli dalla
paura e dall’odio verso la nuova America, semplicemente
travestiranno la loro cospirazione sotto le spoglie della legalità
puritana.” Per Heywood Broun erano sempre le “persone per bene, i
Puritani dei nostri giorni” a dare vita ai più crudeli tribunali.
Toccò ad
Henry Crosby, una figura non convenzionale e non un proletario,
pronunciare le parole più violente contro Boston. Quella che segue è
Un
bersaglio per il disgusto,
dedicata a Sacco e Vanzetti:
Io ti
maledico Boston
città
dell’ipocrisia
città
della flatulenza
(con le
tue leggi stitiche)
città
immonda
(con i
tuoi mensili atlantici2
e la tua
imminente menopausa)
Io ti
maledico
in nome
di Aknaton io ti maledico
in nome
di Rimbaud io ti maledico
in nome
di Van Gogh io ti maledico
le tue
viscere sono un nido di vermi
il tuo
petto è tubercolotico
e il tuo
ventre cadente
tu sei
un’ulcera sulla
faccia
della terra lebbrosa
i porci
vomitano quando si avvicinano a te
città di
pietre puzzolenti
città
del seme morto
con i
tuoi Longfellow e i tuoi Lowell
non c’è
afrodisiaco che possa riportarti in vita
è troppo
tardi
troppo
tardi per te per purificarti
con il
sole
afelio
città
delle sale da tè
la cui
bevanda è
l’acqua
del Mar Morto
il cui
cibo è Sal Pietro
con succo
di merluzzo
città
degli invalidi
città
dal fiato fetido
cintata
da ombra
senza
sole
le tue
biblioteche sono otturate
da
pamphlet e trattati
ma di
Ulisse
non hai
niente
ma di
Gertrude Stein
non hai
niente
ma di
Maldorors
non hai
niente
le tue
chiese sono piene
di
sabbatari
ma di
profeti
non ne
hai
ma di
fanatici
non ne
hai
ma di dei
del sole
non ne
hai
tu sei un
abominio
città di
poltiglia senza fallo
e
preferirei violentare
un
cadavere piuttosto che scoprire
le tue
nudità
e
preferirei versare
il mio
seme sulla terra
piuttosto
che avvicinarmi a te
e
preferirei dimorare
nei
vulcani dell’inferno
piuttosto
che vivere in mezzo a te
città di
barche dei poeti
città di
stagni delle rane
tu sei un
abominio
un dolore
perpetuo
un
bersaglio per il disgusto
e nel
nome
del sole
e della
luna
e delle
stelle
e nel
nome della Regina Matta
io ti
maledico
Boston
città dell’ipocrisia
Pochissime
opere letterarie di valore scaturirono dall’affare Sacco-Vanzetti,
in parte perchè esso fu strumentalizzato dai sostenitori della
“causa” per fare nuovi proseliti. Venne pubblicata un’antologia
di poesie su Sacco e Vanzetti, intitolata America
sotto accusa,
sfortunatamente farcita di banalità sulla misera condizione del
proletariato. I radicali dell’epoca erano, dal punto di vista
letterario, dei reazionari.
Uniche
eccezioni furono Boston
di Upton Sinclair e U.S.A.
di Dos Passos. Quest’ultimo fu spinto a studiare la società
americana, i suoi leader, i suoi miti e le sue ideologie proprio
dalla vicenda dei due anarchici italiani.
1Dispregiativi che significano, rispettivamente, italiano e sudamericano.
2Il testo inglese è atlantic monthlies: Atlantic Monthly era una rivista (su cui apparve l’articolo di Frankfurter), ma monthly, oltre che mensile, significa anche mestruazioni.
(Daniel Aaron, Harvard University)
1880
Inizia
l’immigrazione su larga scala di italiani negli Stati Uniti. Fra
gli immigrati arrivano figure di primo piano del movimento anarchico
come F. S. Merlino, P. Gori, G. Ciancabilla, E. Malatesta, C. Tresca.
1886
Caso
Haymarket: una bomba esplode durante una manifestazione anarchica di
protesta contro le brutalità commesse dalla polizia durante lo
sciopero McCormack Reaper. Otto poliziotti e numerosi civili
rimangono uccisi. L’attentato viene attribuito agli anarchici, cosa
che suscita l’indignazione pubblica contro di essi.
1887
Quattro
leader anarchici vengono giustiziati per il caso Haymarket; un quinto
si suicida. Le esecuzioni provocano indignazione in tutto il mondo.
1890
Nasce il
movimento americano anti-immigrati e anti-radicali, che ha in Boston
uno dei principali centri.
1900
Gaetano
Bresci, un immigrato italiano anarchico, parte da Paterson, New
Jersey, e va ad uccidere il Re d’Italia Umberto I.
1901
Il
Presidente degli Stati Uniti McKinley viene ucciso dall’anarchico
Leon Czolgosz.
Luigi
Galleani arriva negli U.S.A.
1903
Galleani
comincia a pubblicare Cronaca
Sovversiva
a Barre, Vermont.
In
reazione all’assassinio del Presidente McKinley viene approvata una
legge sull’immigrazione che prevede l’espulsione degli immigrati
anarchici. Per la prima volta nella storia degli U.S.A. le idee
politiche sono usate per motivare l’espulsione di immigrati.
1908
La paura
degli anarchici si diffonde negli U.S.A. a causa dei crimini che
vengono loro attribuiti.
Theodore
Roosevelt firma leggi federali contro la stampa anarchica.
Sacco e
Vanzetti giungono negli U.S.A.
1912
Sciopero
Lawrence Textile. Tresca guida le successive agitazioni a favore di
Ettor e Giovannetti, due leader dello sciopero ingiustamente accusati
di omicidio.
Cronaca
Sovversiva
si trasferisce da Barre a Lynn, nel Massachusetts.
1913
Sciopero
alla Draper Co., a Hopedale, Massachusetts. Sacco vi prende parte e
poco dopo diventa un anarchico e un sostenitore di Cronaca
Sovversiva,
così come Vanzetti.
1914
Massacro
di Ludlow, Colorado: le milizie attaccano senza motivo i minatori in
sciopero e le loro famiglie.
Tre
anarchici, Berg, Hanson e Caron, muoiono mentre preparano una bomba
destinata a John D. Rockefeller, il proprietario della miniera di
Ludlow. Come conseguenza, viene formata la New York City Bomb Squad.
Aldino
Felicani è costretto a lasciare l’Italia a causa della sua
attività contro la guerra e arriva negli U.S.A.
Felicani
pubblica La
Gioventù Libertaria
a Cleveland e, quindi, La
Questione Sociale
a New York City.
1915
La
polizia arresta gli anarchici Abarno e Carbone mentre complottano per
far saltare la Cattedrale di Saint Patrick a New York City.
L’Italia
entra nella Prima Guerra Mondiale.
1916
Sciopero
alla Plymouth Cordage Co.; Vanzetti vi prende parte.
Sciopero
alla Mesabi Iron Range; Carlo Tresca è uno dei leader.
Sacco è
arrestato per aver sostenuto gli scioperanti di Mesabi in
manifestazioni pubbliche.
1917
Gli Stati
Uniti entrano nella Prima Guerra Mondiale.
J. Edgar
Hoover inizia a lavorare per il Dipartimento della Giustizia.
Sacco e
Vanzetti vanno in Messico con altri anarchici.
Scoppia
la Rivoluzione Russa.
Nicola
Sacco ritorna dal Messico.
1918
Soppressione
di Cronaca
Sovversiva
e arresto dei suoi redattori.
Aldino
Felicani si trasferisce a Boston.
Vanzetti
ritorna a Plymouth.
1919
1
maggio:
disordini a Boston.
Vengono
intercettate delle bombe destinate ai principali esponenti del
movimento anti-radicale; il Procuratore Generale Palmer è fra i
destinatari.
2
giugno:
una serie di bombe esplode in tutti gli U.S.A.; la paternità degli
attentati viene attribuita agli anarchici; la casa del Procuratore
Generale Palmer è uno degli obiettivi colpiti.
24
giugno:
Luigi Galleani e altri sostenitori di Cronaca
Sovversiva
vengono espulsi.
1
agosto:
J. Edgar Hoover diventa capo della divisione anti-radicali del
Dipartimento di Giustizia e conduce le indagini sugli attentati di
maggio e giugno.
7
novembre:
primo “raid Palmer” contro gli immigrati radicali.
24
dicembre:
tentata rapina a Bridgewater per cui Vanzetti verrà in seguito
condannato.
Dicembre:
Vanzetti e Felicani discutono il progetto di un nuovo giornale
anarchico, Cara
compagna.
1920
2
gennaio:
seconda serie di “raid Palmer” in 33 città degli U.S.A.
25
febbraio:
gli anarchici Andrea Salsedo e Roberto Elia vengono arrestati dal
Dipartimento di Giustizia e interrogati sugli attentati.
15
aprile:
rapina e omicidi di South Braintree, Massachusetts.
16-18
aprile:
l’anarchico Ferruccio Coacci è arrestato a Bridegwater per la sua
attività di sostenitore di Cronaca
Sovversiva
ed espulso da New York City.
20
aprile:
l’anarchico Mike Boda, amico e padrone di casa di Coacci, viene
interrogato dalla polizia, ma non arrestato. E’ sospettato di
essere coinvolto nei fatti di South Braintree; in seguito gli viene
tesa una trappola al garage dove la sua auto doveva essere riparata.
25-29
aprile:
Vanzetti va a New York City per incontrare Carlo Tresca e avere
informazioni sul caso Salsedo-Elia.
2
maggio:
riunione di anarchici a Boston; Sacco, Vanzetti, Orciani, Felicani e
altri discutono del viaggio di Vanzetti a N.Y.C.
3
maggio:
Salsedo muore a N.Y.C. mentre è sotto la custodia del Dipartimento
di Giustizia.
4
maggio:
Sacco ottiene i passaporti per sé e per i suoi familiari per
ritornare in Italia.
5
maggio:
Sacco, Vanzetti, Boda e Orciani vanno a ritirare l’auto di Boda e
Sacco e Vanzetti cadono nella trappola tesa a Boda.
6
maggio:
arresto di Orciani nella sua abitazione.
Katzmann
interroga Sacco e Vanzetti.
Formazione
del Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti, di cui Felicani è il
tesoriere.
11
maggio:
Orciani viene rilasciato.
18
maggio:
udienza preliminare di Vanzetti sui fatti di Bridgewater; Vanzetti
viene trattenuto per la giuria d’accusa per reati gravi.
26
maggio:
udienza preliminare di Sacco sui fatti di South Braintree; anche
Sacco viene trattenuto per la giuria d’accusa.
11
giugno:
Vanzetti incriminato per la rapina di Bridgewater.
22
giugno-1 luglio.
Vanzetti processato e condannato per la rapina di Bridgewater.
16
agosto:
sentenza di Vanzetti.
19
agosto:
Fred Moore entra formalmente nel collegio di difesa di Sacco e
Vanzetti su raccomandazione di Carlo Tresca.
11
settembre:
Sacco e Vanzetti incriminati per i crimini di South Braintree.
16
settembre:
esplosione di Wall Street, attribuita senza prove al gruppo di
Galleani dai giornali di tutto il Paese.
28
settembre:
Sacco e Vanzetti si dichiarano non colpevoli.
Ottobre:
il Dipartimento di Giustizia inizia a sorvegliare il Comitato di
Difesa Sacco-Vanzetti e piazza un informatore vicino a Sacco nella
prigione di Dedham.
Il
Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti inizia a pubblicare un giornale in
italiano, L’Agitazione,
diretto da Felicani.
1921
31
maggio-14 luglio:
processo Sacco-Vanzetti a Dedham. Il giudice è Webster Thayer e
l’accusa è rappresentata da Frederick Katzmann. Sacco e Vanzetti
vengono dichiarati colpevoli.
Ottobre:
gli anarchici organizzano dimostrazioni di massa contro il verdetto
in tutta Europa.
1922
Ottobre:
i fascisti prendono il potere in Italia.
1923
23
aprile-29 settembre:
Sacco viene trasferito al Manicomio Criminale di Bridgewater.
1924
Maggio:
l’Immigration Act stabilisce un sistema di quote che interrompe
l’emigrazione su larga scala verso gli U.S.A.
Agosto:
Fred Moore si ritira dal collegio di difesa su richiesta di Sacco.
Ottobre:
J. Edgar Hoover diventa capo dell’F.B.I.
Novembre:
William Thompson subentra come difensore di Sacco e Vanzetti.
1925
Gennaio-maggio:
Vanzetti viene trasferito al Manicomio Criminale di Bridgewater.
Dicembre:
comincia la pubblicazione del Bollettino
Ufficiale del Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti.
1926
12
maggio:
la condanna di Sacco e Vanzetti viene approvata dalla Corte Suprema
del Massachusetts.
26
maggio:
Celestino Madeiros confessa di essere l’autore dei crimini di South
Braintree e la difesa chiede un nuovo processo.
23
ottobre:
il giudice Thayer respinge la mozione della difesa.
1927
27-28
gennaio:
Thompson si appella alla Corte Suprema del Massachusetts contro il
rifiuto di Thayer.
Marzo:
Felix Frankfurter scrive un articolo sul caso Sacco-Vanzetti per
l’Atlantic
Monthly.
Alcuni mesi dopo il suo telefono viene messo sotto controllo dalla
polizia.
5
aprile:
la Corte Suprema approva il rifiuto di Thayer.
9
aprile:
il giudice Thayer condanna a morte Sacco e Vanzetti e fissa la data
dell’esecuzione al 10 luglio.
3
maggio:
il Governatore Fuller riceva la domanda di grazia firmata soltanto da
Vanzetti.
1
giugno:
Fuller nomina il Comitato “Lowell”.
29
giugno:
Fuller concede un rinvio dell’esecuzione di 30 giorni.
27
luglio
: il Comitato “Lowell” riferisce le sue conclusioni a Fuller.
3
agosto:
su consiglio del Comitato il Governatore rifiuta la grazia.
7
agosto:
dimostrazioni in tutto il mondo.
10
agosto:
Fuller sospende l’esecuzione per 12 giorni.
15-22
agosto:
il Dipartimento di Giustizia rifiuta di lasciar esaminare i suoi
documenti dal Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti, sostenendo che essi
non contengono alcuna prova di colpevolezza o innocenza nè di
collusione fra autorità statali e federali prima, durante o dopo
l’arresto e il processo di Sacco e Vanzetti.
19
agosto:
Luigia Vanzetti arriva negli U.S.A. per vedere il fratello.
22
agosto:
Tutti gli appelli legali vengono respinti o ignorati. La moglie di
Sacco e la sorella di Vanzetti chiedono clemenza al Governatore
Fuller.
23
agosto:
Sacco, Vanzetti e Madeiros vengono giustiziati.
28
agosto:
funerali e cremazione dei corpi di Sacco e Vanzetti al cimitero di
Forest Hill.
Settembre:
Will Hayes, il boss del cinema di Hollywood, ordina la distruzione di
tutte le pellicole dei cinegiornali riguardanti Sacco e Vanzetti.
1927-1929
Aldino
Felicani e Gardner Jackson pubblicano The Lantern, un giornale
antifascista ispirato dalla vicenda Sacco-Vanzetti.
1937
Un
bassorilievo di Sacco e Vanzetti dello scultore Gutzon Borglum viene
regalato al Governatore del Massachusetta Charles F. Hurley in
occasione del decimo anniversario dell’esecuzione; il Governatore
lo rifiuta.
1938-1951
Felicani
pubblica in italiano e in inglese il giornale antifascista
Controcorrente,
a cui contribuiscono molti rifugiati antifascisti come Gaetano
Salvemini, Enzo Tagliacozzo e Davide Jona.
1947
La
scultura di Borglum viene regalata al Governatore Bradford e al
Sindaco di Boston Hynes; entrambi la rifiutano.
1957-1967
Felicani
riprende le pubblicazioni in italiano di Controcorrente,
dedicando ampio spazio al caso Sacco-Vanzetti.
1959
2
aprile:
il repubblicano Alexander Cell propone all’Assemblea Legislativa
del Massachusetts un perdono postume per Sacco e Vanzetti; la
petizione viene rifiutata.
1967
Muore
Aldino Felicani.
1974
I
documenti del Dipartimento di Giustizia relativi al caso vengono
aperti grazie alla legge sulla libertà d’informazione.
1977
Il
Governatore del Massachusetts Michael Dukakis proclama il 23 agosto
1977 giorno di Sacco e Vanzetti, rimuovendo ogni stigma dai loro
nomi.
I
documenti della polizia del Massachusetts relativi al caso vengono
aperti, rivelando le intercettazioni telefoniche a danno di Felix
Frankfurter.
Anche i
documenti di Lowell vengono aperti al pubblico.
1979
La
Biblioteca Pubblica di Boston riceve in dono, e accetta, la
collezione Sacco-Vanzetti di Felicani e la scultura di Borglum.
(Robert D’Attilio)
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti 90/40 è il titolo di una campagna di Amnesty International per l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo.
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