sabato 7 luglio 2018

Sacco e Vanzetti 90/49 - Il mondo letterario - Cronologia del caso

Nel 2017 si è ricordato un duplice anniversario:
novanta anni fa, il 23 agosto del 1927, il calzolaio pugliese Nicola Sacco e il pescivendolo piemontese Bartolomeo Vanzetti, furono ingiustamente messi a morte sulla sedia elettrica per un crimine che non avevano commesso;

quaranta anni fa, nel 1977, Michael Dukakis, all’epoca governatore del Massachusetts, riconobbe ufficialmente l’errore giudiziario e riabilitò la memoria dei due italiani.


Il testo seguente è la traduzione di materiali presentati ad una conferenza sul caso Sacco-Vanzetti tenutasi alla Public Library di Boston nell'ottobre 1979. Li mise a disposizione dello scrivente il professor Marcello Garino, rappresentante negli anni '70 del Comitato Provinciale Sacco e Vanzetti di Cuneo, che nel 1977 aveva accompagnato negli Stati Uniti la sorella di Bartolomeo Vanzetti, Vincenzina, e che partecipò alla conferenza del 1979. Le relazioni vennero pubblicate nel 1982 in Sacco-Vanzetti: Developments and Reconsiderations - 1979. Conference Proceedings, Boston, Trustees of the Public Library of the City of Boston - 1982; la pubblicazione è consultabile gratuitamente sul sito https://archive.org 



Nel novembre del 1927 Robert Morss Lovett, insegnante, scrittore e critico, pubblicò sul giornale liberale The New Republic un articolo che descrive piuttosto accuratamente lo stato d’animo degli artisti e scrittori direttamente o indirettamente coinvolti nel caso Sacco-Vanzetti. Secondo Lovett, i liberali avevano creduto nella possibilità di portare le proprie idee nella “stanza dei bottoni” attraverso l’istruzione pubblica, in cui essi occupavano una posizione privilegiata. Durante la Prima Guerra Mondiale, però, videro le autorità sopprimere e mettere a tacere l’opposizione, e, attraverso una “mendace propaganda”, indurre i cittadini ad appoggiare atti arbitrari che erano in contrasto con gli obiettivi liberali sbandierati dal governo. “L’esecuzione di due oscuri radicali - scrisse Lovett - scosse i liberali che lavoravano per portare giustizia ed equità nelle istituzioni e per correggere le pecche del sistema, e che credevano nella possibilità di educare l’opinione pubblica affinché controllasse efficacemente l’operato del governo.” E quando, dopo un processo-farsa, il caso venne sottoposto ad un comitato formato dai rappresentanti più in vista della vita intellettuale della comunità, il fallimento delle convinzioni dei liberali fu evidente. Il rapporto Lowell, pieno di incongruenze, di pregiudizi, di disprezzo nei confronti delle persone coinvolte e di compiacenza verso le istituzioni, dimostrò in modo drammatico ciò che i radicali dicevano da tempo: “la maggioranza della middle class e della upper class è pronta a calpestare la legge quando sente che i suoi interessi sono in pericolo.” Lovett concluse:” Non è più possibile negare l’esistenza di una guerra di classe negli Stati Uniti... I liberali saranno obbligati a scegliere uno degli schieramenti.”
Probabilmente lo scrittore più profondamente coinvolto dal dramma di Boston fu John Dos Passos, che sul caso Sacco-Vanzetti scrisse articoli, pamphlet, poesie, romanzi e testi teatrali. La sua identificazione con gli immigrati italiani e portoghesi precede di molto questo caso particolare. “Fin dai tempi del college - scrisse più tardi - avevo personalmente provato le frustrazioni che vengono dall’essere considerato un Wop o un Greaser1...Quando ci occupammo di Sacco e Vanzetti, ci stavamo battendo per la libertà di parola e per un sistema giudiziario imparziale che assicurasse lo stesso trattamento ai poveri e ai ricchi, agli stranieri immigrati e agli americani purosangue.”
Un altro osservatore partecipe, che scrisse un impressionante resoconto delle sue idee e dei suoi sentimenti durante gli ultimi giorni di Sacco e Vanzetti fu Katharine Anne Porter, una scrittrice trentasettenne, normalmente non ritenuta di sinistra. Porter era giunta a Boston durante il suo “spericolato periodo di inveterata partecipazione” a qualsiasi battaglia l’umanità oppressa stesse combattendo per il miglioramento della propria condizione, con l’obiettivo di mettere in pratica ciò che aveva appreso dai propri studi di etica e di politica. Insieme ad un disparato gruppo di artisti e scrittori- Dos Passos, Dorothy Parker, Mike Gold, Lola Ridge, James Rorty, Paxton Hibben, Edna Millay, William Gropper, Grace Lumpkin e altri- Porter si trovava davanti alla prigione di Charlestown a mezzanotte del 22 agosto 1927, ad attendere l’esecuzione. Descriverà i suoi pensieri e le sue emozioni di quella notte “da ricordare e piangere in eterno”, l’atmosfera allucinante della manifestazione e la vergogna conseguente. Sebbene non fosse una novellina (era stata testimone della brutalità e dei tradimenti della Rivoluzione Messicana) giunse dopo un certo tempo a paragonare il processo dei due Italiani a quelli di Gesù, di Giovanna d’Arco e di Mosca del 1937, processi “in cui le vittime erano già state condannate a morte prima che si svolgesse il processo, il quale si svolse solo per occultare il vero significato: gli accusati sarebbero stati messi a morte.”
Il suo meraviglioso resoconto è pieno di episodi comici e strazianti: una ragazza irlandese, ubriaca, che si mette a cantare dopo l’esecuzione, mentre i simpatizzanti comunisti trasalgono irritati; il nipote di Henry James che se la svigna dalla manifestazione; le “signore“ che arruolano i loro club del bridge, i loro salotti letterari, i loro circoli musicali e le loro organizzazioni di beneficenza in una campagna per salvare Sacco e Vanzetti, e con “un’indefinibile aria di diligente dolcezza” portano il denaro che hanno raccolto “con i sistemi argutamente subdoli delle associazioni femminili.”
Ancora più significativi sono i passaggi in cui ripensa dopo cinquant’anni ai giorni di quell’agosto, in cui si dice sicura che “quello di Boston fu uno degli atti più sinistri compiuti dagli Europei nel mondo occidentale durante l’agonia della civiltà.” Fu, in breve, un atto malvagio, sintomatico dei mali non ancora discernibili nel 1927. La poetessa Lola Ridge parlò per tutti coloro che erano a Charlestown al momento dell’esecuzione quando, dopo aver rischiato di essere calpestata dai poliziotti a cavallo, disse: ”Abbiamo perso qualcosa che non ritroveremo più.”
Per Katharine Anne Porter, questo riprovevole abuso di potere fu un episodio della tragedia senza fine dell’umanità. Per un momento provò l’impulso di uccidere l’oppressore, e ciò avvenne il mattino dopo l’esecuzione, quando si ritrovò sull’ascensore dell’hotel con alcuni azzimati gentiluomini, ed uno di essi disse con voce melliflua: ”Fa molto piacere sapere che possiamo aspettarci che le cose tornino di nuovo a posto.” Gli altri presenti annuirono con compiacenza ed ella si trattenne perchè capì che il suo impulso a compiere un atto di violenza contro il nemico sarebbe stato una specie di collaborazione. Altri meno saggi e meno controllati si presero una grossa soddisfazione commettendo mentalmente degli omicidi nei loro scritti.
L’obiettivo di tutti fu la Grande Boston, innanzitutto la Boston Yankee e gli strati xenofobi della sua popolazione, specialmente quelli che Dos Passos definì “i destrorsi Americani Puritani del Massachussetts,” i discendenti di coloro che bruciavano le streghe, pieni di odio verso “le nuove, vigorose e ignote forze.” Dos Passos paragonò Dedham, “la perfetta città del New England” simbolo della “supremazia Anglosassone e del fardello dell’uomo bianco”, e gli agglomerati industriali che circondano Boston ad una vecchia zitella seduta sul tram in mezzo a due lavoratori. A protestanti, rebubblicani, professionisti e Dedhamiti si unirono in quel momento gli altrettanto ricchi irlandesi cattolici che condividevano l’odio degli Yankee per i “pelosi” immigrati dell’ultima ondata, che parlavano un inglese stentato e facevano i lavori manuali. La morte dei “due uomini con la grigia divisa della prigione”, come Dos Passos descrisse Sacco e Vanzetti nella sua poesia Ora essi sono morti..., aveva “bruciato nel vento / l’odore stantio di Boston.”
Mike Gold inveì contro “l’avidità insanguinata” e i “delinquenti ben vestiti” di Boston, del tipo di quelli che “linciarono Lovejoy durante i giorni dell’abolizione della schiavitù”. Questa gente, egli predisse sdegnosamente, non si fermerà nella sua “brama di sacrifici sanguinari. Questi aristocratici decaduti, resi folli dalla paura e dall’odio verso la nuova America, semplicemente travestiranno la loro cospirazione sotto le spoglie della legalità puritana.” Per Heywood Broun erano sempre le “persone per bene, i Puritani dei nostri giorni” a dare vita ai più crudeli tribunali.
Toccò ad Henry Crosby, una figura non convenzionale e non un proletario, pronunciare le parole più violente contro Boston. Quella che segue è Un bersaglio per il disgusto, dedicata a Sacco e Vanzetti:

Io ti maledico Boston
città dell’ipocrisia
città della flatulenza
(con le tue leggi stitiche)
città immonda
(con i tuoi mensili atlantici2
e la tua imminente menopausa)
Io ti maledico
in nome di Aknaton io ti maledico
in nome di Rimbaud io ti maledico
in nome di Van Gogh io ti maledico
le tue viscere sono un nido di vermi
il tuo petto è tubercolotico
e il tuo ventre cadente
tu sei un’ulcera sulla
faccia della terra lebbrosa
i porci vomitano quando si avvicinano a te
città di pietre puzzolenti
città del seme morto
con i tuoi Longfellow e i tuoi Lowell
non c’è afrodisiaco che possa riportarti in vita
è troppo tardi
troppo tardi per te per purificarti
con il sole
afelio
città delle sale da tè
la cui bevanda è
l’acqua del Mar Morto
il cui cibo è Sal Pietro
con succo di merluzzo
città degli invalidi
città dal fiato fetido
cintata da ombra
senza sole
le tue biblioteche sono otturate
da pamphlet e trattati
ma di Ulisse
non hai niente
ma di Gertrude Stein
non hai niente
ma di Maldorors
non hai niente
le tue chiese sono piene
di sabbatari
ma di profeti
non ne hai
ma di fanatici
non ne hai
ma di dei del sole
non ne hai
tu sei un abominio
città di poltiglia senza fallo
e preferirei violentare
un cadavere piuttosto che scoprire
le tue nudità
e preferirei versare
il mio seme sulla terra
piuttosto che avvicinarmi a te
e preferirei dimorare
nei vulcani dell’inferno
piuttosto che vivere in mezzo a te
città di barche dei poeti
città di stagni delle rane
tu sei un abominio
un dolore perpetuo
un bersaglio per il disgusto
e nel nome
del sole
e della luna
e delle stelle
e nel nome della Regina Matta
io ti maledico
Boston città dell’ipocrisia

Pochissime opere letterarie di valore scaturirono dall’affare Sacco-Vanzetti, in parte perchè esso fu strumentalizzato dai sostenitori della “causa” per fare nuovi proseliti. Venne pubblicata un’antologia di poesie su Sacco e Vanzetti, intitolata America sotto accusa, sfortunatamente farcita di banalità sulla misera condizione del proletariato. I radicali dell’epoca erano, dal punto di vista letterario, dei reazionari.
Uniche eccezioni furono Boston di Upton Sinclair e U.S.A. di Dos Passos. Quest’ultimo fu spinto a studiare la società americana, i suoi leader, i suoi miti e le sue ideologie proprio dalla vicenda dei due anarchici italiani.


1Dispregiativi che significano, rispettivamente, italiano e sudamericano.
2Il testo inglese è atlantic monthliesAtlantic Monthly era una rivista (su cui apparve l’articolo di Frankfurter), ma monthly, oltre che mensile, significa anche mestruazioni.

(Daniel Aaron, Harvard University)



1880
Inizia l’immigrazione su larga scala di italiani negli Stati Uniti. Fra gli immigrati arrivano figure di primo piano del movimento anarchico come F. S. Merlino, P. Gori, G. Ciancabilla, E. Malatesta, C. Tresca.

1886
Caso Haymarket: una bomba esplode durante una manifestazione anarchica di protesta contro le brutalità commesse dalla polizia durante lo sciopero McCormack Reaper. Otto poliziotti e numerosi civili rimangono uccisi. L’attentato viene attribuito agli anarchici, cosa che suscita l’indignazione pubblica contro di essi.

1887
Quattro leader anarchici vengono giustiziati per il caso Haymarket; un quinto si suicida. Le esecuzioni provocano indignazione in tutto il mondo.

1890
Nasce il movimento americano anti-immigrati e anti-radicali, che ha in Boston uno dei principali centri.

1900
Gaetano Bresci, un immigrato italiano anarchico, parte da Paterson, New Jersey, e va ad uccidere il Re d’Italia Umberto I.

1901
Il Presidente degli Stati Uniti McKinley viene ucciso dall’anarchico Leon Czolgosz.
Luigi Galleani arriva negli U.S.A.

1903
Galleani comincia a pubblicare Cronaca Sovversiva a Barre, Vermont.
In reazione all’assassinio del Presidente McKinley viene approvata una legge sull’immigrazione che prevede l’espulsione degli immigrati anarchici. Per la prima volta nella storia degli U.S.A. le idee politiche sono usate per motivare l’espulsione di immigrati.

1908
La paura degli anarchici si diffonde negli U.S.A. a causa dei crimini che vengono loro attribuiti.
Theodore Roosevelt firma leggi federali contro la stampa anarchica.
Sacco e Vanzetti giungono negli U.S.A.
1912
Sciopero Lawrence Textile. Tresca guida le successive agitazioni a favore di Ettor e Giovannetti, due leader dello sciopero ingiustamente accusati di omicidio.
Cronaca Sovversiva si trasferisce da Barre a Lynn, nel Massachusetts.

1913
Sciopero alla Draper Co., a Hopedale, Massachusetts. Sacco vi prende parte e poco dopo diventa un anarchico e un sostenitore di Cronaca Sovversiva, così come Vanzetti.

1914
Massacro di Ludlow, Colorado: le milizie attaccano senza motivo i minatori in sciopero e le loro famiglie.
Tre anarchici, Berg, Hanson e Caron, muoiono mentre preparano una bomba destinata a John D. Rockefeller, il proprietario della miniera di Ludlow. Come conseguenza, viene formata la New York City Bomb Squad.
Aldino Felicani è costretto a lasciare l’Italia a causa della sua attività contro la guerra e arriva negli U.S.A.
Felicani pubblica La Gioventù Libertaria a Cleveland e, quindi, La Questione Sociale a New York City.

1915
La polizia arresta gli anarchici Abarno e Carbone mentre complottano per far saltare la Cattedrale di Saint Patrick a New York City.
L’Italia entra nella Prima Guerra Mondiale.

1916
Sciopero alla Plymouth Cordage Co.; Vanzetti vi prende parte.
Sciopero alla Mesabi Iron Range; Carlo Tresca è uno dei leader.
Sacco è arrestato per aver sostenuto gli scioperanti di Mesabi in manifestazioni pubbliche.

1917
Gli Stati Uniti entrano nella Prima Guerra Mondiale.
J. Edgar Hoover inizia a lavorare per il Dipartimento della Giustizia.
Sacco e Vanzetti vanno in Messico con altri anarchici.
Scoppia la Rivoluzione Russa.
Nicola Sacco ritorna dal Messico.

1918
Soppressione di Cronaca Sovversiva e arresto dei suoi redattori.
Aldino Felicani si trasferisce a Boston.
Vanzetti ritorna a Plymouth.

1919
1 maggio: disordini a Boston.
Vengono intercettate delle bombe destinate ai principali esponenti del movimento anti-radicale; il Procuratore Generale Palmer è fra i destinatari.
2 giugno: una serie di bombe esplode in tutti gli U.S.A.; la paternità degli attentati viene attribuita agli anarchici; la casa del Procuratore Generale Palmer è uno degli obiettivi colpiti.
24 giugno: Luigi Galleani e altri sostenitori di Cronaca Sovversiva vengono espulsi.
1 agosto: J. Edgar Hoover diventa capo della divisione anti-radicali del Dipartimento di Giustizia e conduce le indagini sugli attentati di maggio e giugno.
7 novembre: primo “raid Palmer” contro gli immigrati radicali.
24 dicembre: tentata rapina a Bridgewater per cui Vanzetti verrà in seguito condannato.
Dicembre: Vanzetti e Felicani discutono il progetto di un nuovo giornale anarchico, Cara compagna.

1920
2 gennaio: seconda serie di “raid Palmer” in 33 città degli U.S.A.
25 febbraio: gli anarchici Andrea Salsedo e Roberto Elia vengono arrestati dal Dipartimento di Giustizia e interrogati sugli attentati.
15 aprile: rapina e omicidi di South Braintree, Massachusetts.
16-18 aprile: l’anarchico Ferruccio Coacci è arrestato a Bridegwater per la sua attività di sostenitore di Cronaca Sovversiva ed espulso da New York City.
20 aprile: l’anarchico Mike Boda, amico e padrone di casa di Coacci, viene interrogato dalla polizia, ma non arrestato. E’ sospettato di essere coinvolto nei fatti di South Braintree; in seguito gli viene tesa una trappola al garage dove la sua auto doveva essere riparata.
25-29 aprile: Vanzetti va a New York City per incontrare Carlo Tresca e avere informazioni sul caso Salsedo-Elia.
2 maggio: riunione di anarchici a Boston; Sacco, Vanzetti, Orciani, Felicani e altri discutono del viaggio di Vanzetti a N.Y.C.
3 maggio: Salsedo muore a N.Y.C. mentre è sotto la custodia del Dipartimento di Giustizia.
4 maggio: Sacco ottiene i passaporti per sé e per i suoi familiari per ritornare in Italia.
5 maggio: Sacco, Vanzetti, Boda e Orciani vanno a ritirare l’auto di Boda e Sacco e Vanzetti cadono nella trappola tesa a Boda.
6 maggio: arresto di Orciani nella sua abitazione.
Katzmann interroga Sacco e Vanzetti.
Formazione del Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti, di cui Felicani è il tesoriere.
11 maggio: Orciani viene rilasciato.
18 maggio: udienza preliminare di Vanzetti sui fatti di Bridgewater; Vanzetti viene trattenuto per la giuria d’accusa per reati gravi.
26 maggio: udienza preliminare di Sacco sui fatti di South Braintree; anche Sacco viene trattenuto per la giuria d’accusa.
11 giugno: Vanzetti incriminato per la rapina di Bridgewater.
22 giugno-1 luglio. Vanzetti processato e condannato per la rapina di Bridgewater.
16 agosto: sentenza di Vanzetti.
19 agosto: Fred Moore entra formalmente nel collegio di difesa di Sacco e Vanzetti su raccomandazione di Carlo Tresca.
11 settembre: Sacco e Vanzetti incriminati per i crimini di South Braintree.
16 settembre: esplosione di Wall Street, attribuita senza prove al gruppo di Galleani dai giornali di tutto il Paese.
28 settembre: Sacco e Vanzetti si dichiarano non colpevoli.
Ottobre: il Dipartimento di Giustizia inizia a sorvegliare il Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti e piazza un informatore vicino a Sacco nella prigione di Dedham.
Il Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti inizia a pubblicare un giornale in italiano, L’Agitazione, diretto da Felicani.

1921
31 maggio-14 luglio: processo Sacco-Vanzetti a Dedham. Il giudice è Webster Thayer e l’accusa è rappresentata da Frederick Katzmann. Sacco e Vanzetti vengono dichiarati colpevoli.
Ottobre: gli anarchici organizzano dimostrazioni di massa contro il verdetto in tutta Europa.


1922
Ottobre: i fascisti prendono il potere in Italia.

1923
23 aprile-29 settembre: Sacco viene trasferito al Manicomio Criminale di Bridgewater.

1924
Maggio: l’Immigration Act stabilisce un sistema di quote che interrompe l’emigrazione su larga scala verso gli U.S.A.
Agosto: Fred Moore si ritira dal collegio di difesa su richiesta di Sacco.
Ottobre: J. Edgar Hoover diventa capo dell’F.B.I.
Novembre: William Thompson subentra come difensore di Sacco e Vanzetti.

1925
Gennaio-maggio: Vanzetti viene trasferito al Manicomio Criminale di Bridgewater.
Dicembre: comincia la pubblicazione del Bollettino Ufficiale del Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti.

1926
12 maggio: la condanna di Sacco e Vanzetti viene approvata dalla Corte Suprema del Massachusetts.
26 maggio: Celestino Madeiros confessa di essere l’autore dei crimini di South Braintree e la difesa chiede un nuovo processo.
23 ottobre: il giudice Thayer respinge la mozione della difesa.


1927
27-28 gennaio: Thompson si appella alla Corte Suprema del Massachusetts contro il rifiuto di Thayer.
Marzo: Felix Frankfurter scrive un articolo sul caso Sacco-Vanzetti per l’Atlantic Monthly. Alcuni mesi dopo il suo telefono viene messo sotto controllo dalla polizia.
5 aprile: la Corte Suprema approva il rifiuto di Thayer.
9 aprile: il giudice Thayer condanna a morte Sacco e Vanzetti e fissa la data dell’esecuzione al 10 luglio.
3 maggio: il Governatore Fuller riceva la domanda di grazia firmata soltanto da Vanzetti.
1 giugno: Fuller nomina il Comitato “Lowell”.
29 giugno: Fuller concede un rinvio dell’esecuzione di 30 giorni.
27 luglio : il Comitato “Lowell” riferisce le sue conclusioni a Fuller.
3 agosto: su consiglio del Comitato il Governatore rifiuta la grazia.
7 agosto: dimostrazioni in tutto il mondo.
10 agosto: Fuller sospende l’esecuzione per 12 giorni.
15-22 agosto: il Dipartimento di Giustizia rifiuta di lasciar esaminare i suoi documenti dal Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti, sostenendo che essi non contengono alcuna prova di colpevolezza o innocenza nè di collusione fra autorità statali e federali prima, durante o dopo l’arresto e il processo di Sacco e Vanzetti.
19 agosto: Luigia Vanzetti arriva negli U.S.A. per vedere il fratello.
22 agosto: Tutti gli appelli legali vengono respinti o ignorati. La moglie di Sacco e la sorella di Vanzetti chiedono clemenza al Governatore Fuller.
23 agosto: Sacco, Vanzetti e Madeiros vengono giustiziati.
28 agosto: funerali e cremazione dei corpi di Sacco e Vanzetti al cimitero di Forest Hill.
Settembre: Will Hayes, il boss del cinema di Hollywood, ordina la distruzione di tutte le pellicole dei cinegiornali riguardanti Sacco e Vanzetti.


1927-1929
Aldino Felicani e Gardner Jackson pubblicano The Lantern, un giornale antifascista ispirato dalla vicenda Sacco-Vanzetti.

1937
Un bassorilievo di Sacco e Vanzetti dello scultore Gutzon Borglum viene regalato al Governatore del Massachusetta Charles F. Hurley in occasione del decimo anniversario dell’esecuzione; il Governatore lo rifiuta.

1938-1951
Felicani pubblica in italiano e in inglese il giornale antifascista Controcorrente, a cui contribuiscono molti rifugiati antifascisti come Gaetano Salvemini, Enzo Tagliacozzo e Davide Jona.

1947
La scultura di Borglum viene regalata al Governatore Bradford e al Sindaco di Boston Hynes; entrambi la rifiutano.

1957-1967
Felicani riprende le pubblicazioni in italiano di Controcorrente, dedicando ampio spazio al caso Sacco-Vanzetti.

1959
2 aprile: il repubblicano Alexander Cell propone all’Assemblea Legislativa del Massachusetts un perdono postume per Sacco e Vanzetti; la petizione viene rifiutata.

1967
Muore Aldino Felicani.

1974
I documenti del Dipartimento di Giustizia relativi al caso vengono aperti grazie alla legge sulla libertà d’informazione.

1977
Il Governatore del Massachusetts Michael Dukakis proclama il 23 agosto 1977 giorno di Sacco e Vanzetti, rimuovendo ogni stigma dai loro nomi.
I documenti della polizia del Massachusetts relativi al caso vengono aperti, rivelando le intercettazioni telefoniche a danno di Felix Frankfurter.
Anche i documenti di Lowell vengono aperti al pubblico.

1979
La Biblioteca Pubblica di Boston riceve in dono, e accetta, la collezione Sacco-Vanzetti di Felicani e la scultura di Borglum.

(Robert D’Attilio)



Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti 90/40 è il titolo di una campagna di Amnesty International per l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo.



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