venerdì 7 ottobre 2022

I treni di Gabès

 

La stazione di Tunisi si trova in place Barcelona, che è anche la principale stazione della metropolitana della città.


Le ferrovie tunisine si sono sviluppate verso il sud del Paese a partire dal 1899 per il trasporto dei fosfati, ancora oggi una risorsa che viaggia su treni merci.


La linea principale collega Tunisi a Gabès, 415 chilometri più a sud, con fermate nelle altre grandi città, Sousse e Sfax.



Da Sfax parte una linea verso ovest, che termina a Gafsa. Non ci sono più in servizio treni per Tozeur e neanche per Metlaoui, anche se questi ultimi sono ancora indicati nell'orario ufficiale pubblicato sul sito delle ferrovie tunisine e affisso in stazione.

Talvolta anche alcuni treni per Gabès e Gafsa vengono soppressi, per cui è sempre meglio chiedere informazioni nelle biglietterie.

In tutte le stazioni ci sono biglietterie con personale (che parla francese): la Tunisia è per ora ancora un Paese civile che non ha adottato la fregatura del self-service (ovvero far lavorare il cliente e ridurre il personale).

Anche se sul biglietto è stampato il numero di un posto a sedere, sul treno ci si siede dove si trova posto.

Se si acquista un biglietto di andata e ritorno, si ha uno sconto del 15%. Si riceve un biglietto che contiene il numero e l'orario del treno per il viaggio di andata, e la scadenza del viaggio di ritorno (10 giorni); questo biglietto va conservato e, il giorno del viaggio di ritorno, presentato in biglietteria per ricevere la "confirmation", cioè il biglietto che riporta i dati del treno.

Altro segno di civiltà: sui treni tunisini i ferrovieri passano a controllare i biglietti, e fanno rispettare la distinzione tra prima e seconda classe (non esiste più la classe 
Confort, ancora segnalata da alcuni siti e guide, e non sono più in servizio le carrozze ristorante).

Inoltre, solitamente i passeggeri parlano tra loro o al telefono a bassa voce (i tunisini sono persone gentili e ben educate, una boccata d'ossigeno per chi soffoca nella maleducazione prevalente in Italia).

Da Sousse c'è una diramazione verso Monastir e Mahdia, che si chiama Metro du Sahel (il nome può creare confusione: questo Sahel non è la regione dell'Africa a sud del Sahara, ma la zona costiera della Tunisia dal Golfo di Hammamet al Golfo di Gabès).

I treni per Monastir (35 minuti di viaggio) e per Mahdia (1 ora e 45 minuti) non partono dalla stazione principale, ma dalla stazione Bab Jedid, circa 2 chilometri a sud-est, in avenue Mohammed V.


Il biglietto per Monastir costa 1 dinaro (30 cent di euro), per Mahdia 2,500 dinari.
La prima corsa da Sousse parte alle 5,45. L'ultima da Mahdia alle 19.


Sulla linea Tunisi-Gabès i treni possono accumulare ritardi anche consistenti (a me è capitato di arrivare a Gabès con 2 ore di ritardo), per cui bisogna tenerne conto in caso  di appuntamenti o di coincidenze con navi e aerei.


Entrando e uscendo dalle città grandi e medie, i treni attraversano periferie desolate e inquinate da rifiuti, in particolare scarti di lavori di demolizione e costruzione. Fra una città e l'altra, si attraversano vastissimi uliveti. Macchie di fichi d'India. Non si vede altro.


È vietato scattare fotografie una volta che si accede ai binari.

Il treno per Tunisi visto dalla sala d'aspetto della stazione di Gabès







Nessun commento:

Posta un commento