domenica 21 marzo 2021

In guerra non andare





Un uomo sopravvissuto a lunghi anni di guerra spiega a un bambino perché in guerra non ci dovrà andare. Il bambino cresce in un'epoca di pace e non ripensa spesso alle parole del reduce. Nel nostro secolo, però, la pace non appare più così scontata, e il bambino diventato un adulto si rende conto che il rifiuto della guerra contenuto in quelle parole ha messo in lui delle radici profonde e decide di trasmetterne il seme anche ad altre persone. Ecco la ragione di questo racconto, in cui si mescola una pluralità di voci e di destinatari: un uomo in guerra scrive alla fidanzata; lo stesso uomo diventato nonno racconta le proprie vicende al nipote; quest'ultimo, molti anni dopo, legge le lettere del nonno e progetta un viaggio in Etiopia per ripercorrere il suo itinerario: Adua, Macallè, l'Amba Aradam e l'Amba Alagi, Mai Ceu e il lago Ascianghi, Dessiè, Addis Abeba e, infine, Gibuti; il viaggiatore riporta al lettore quanto scopre una volta giunto in Africa, condivide le domande che si pone sulla vita del nonno e ciò che, nel frattempo, arriva a intuire di se stesso; per capire e per spiegare, il viaggiatore ricorre alla voce di storici, di altri scrittori e di persone che ha incontrato nel Corno d'Africa e in altri viaggi. Spesso, infatti, ciò che una voce non sa o non può dire, può essere raccontato da un'altra, che esprime il frutto di esperienze differenti ma comparabili.
Le distanze temporali, in questo modo, illanguidiscono: nel mondo che si crea quando più voci raccontano, non solo si può andare avanti e indietro nel tempo, ma tutto è presente, nulla è passato, perché tutto può ritornare raccontando. Così, si comincia a comprendere quanto le persone si modellino grazie agli incontri che segnano le loro vite e anche i confini fra gli individui sbiadiscono. I loro viaggi, a prima vista distinti, si rivelano per quello che sono davvero: un unico viaggio, che non ha inizio né fine. E allora ciò che chiamiamo “un viaggio” è solo la parte di cui fissiamo arbitrariamente l'inizio e la fine per poterla raccontare.


In guerra non andare sarà presentato

 venerdì 4 aprile
alle ore 21
alla Biblioteca Civica di
Villanova Solaro (CN)




Si può ascoltare una conversazione su "In guerra non andare", fra Livio Partiti e Paolo Calvino, aprendo questa pagina: 

La registrazione video dell'incontro del 3 novembre 2022 al Polo del '900 di Torino è disponibile a questo indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=P7Yq9DBvnXg

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