giovedì 7 agosto 2014

La Via Francigena da Canterbury ad Aosta


Ho camminato lungo la Via Francigena da Canterbury a Besançon nel 2012 e da Besançon ad Aosta nel 2014. Per avere informazioni sul percorso, su dove dormire e dove mangiare ho utilizzato la guida di Riccardo Latini La Via Francigena da Canterbury alle Alpi (Ed. Terre di mezzo, € 20) e, poiché è stata pubblicata nel 2011, segnalo alcuni aggiornamenti (in corsivo dove dormire); complessivamente valida, la guida contiene tuttavia alcuni errori nelle indicazioni del percorso: generalmente il pellegrino può correggerli da sé aiutandosi con la segnaletica locale, mentre per alcuni casi trovrete di seguito la correzione. Il problema più frequente è la contraddizione fra carte e testo: quando capita, seguite le carte.
In alternativa, potete procurarvi la LightFoot Guide to the Via Francigena (http://pilgrimagepublications.com).

IINGHILTERRA
Canterbury: Kipps Hostel, 40 Nunnery Fields
Dover: The Castle Inn (Dover Backpackers), Russell St

FRANCIA
Guînes: chiedere all'Office du Tourisme la mappa del tratto Guînes-Licques
Quercamps: il bar è chiuso
Helfaut: 2 campeggi, L'Hermitage e Les Genêts
Arras: ostello e campeggio sono chiusi; in alternativa, camping La Paille Haute a Boiry Notre Dame, raggiungibile da Arras con il bus 51
Mesnil-en-Arrouaise: il bar è chiuso
Cartigny: il negozio di alimentari è chiuso
Saint-Gobain: in alternativa al percorso proposto, si può raggiungere direttamente Laon camminando sulla D7 (bella strada nella foresta, senza traffico), evitando Saint-Nicolas-aux-Bois e Suzy
Villers-Franqueux: i negozi sono chiusi
Saint-Thierry: negozi chiusi per ferie in estate
Reims: sconto per i pellegrini al Centre International de Séjour


Châlons-en-Champagne: l'indirizzo dell'Auberge de jeunesse è Avenue Patton 4
Corbeil : dopo 3,5 km, al bivio bisogna tenere la sinistra per giungere a Donnement
Dienville: camping Le Colombier
Baroville: difficile trovare il “sentiero rettilineo” che attraversa la foresta di Clairvaux, in alternativa imboccare la D170 (tranquilla, nella foresta) che dopo 5 km si immette nella D396, sulla quale si può proseguire fino a Clairvaux
Châteauvillain: la Mairie mette a disposizione un rifugio gratuito nei locali dell'ex-biblioteca


Langres: Abri du pélerin (nella parrocchia cattolica, 5 €, presentarsi fra le 17 e le 19 o rivolgersi all'Office du Tourisme)
Champlitte: rifugio per pellegrini (10 €) presso Monsieur Pascal Henriot, rue de la Vieille Route
Trépot: il negozio di alimentari è aperto solo al mattino e il ristorante è chiuso il lunedì
Lods: non ci sono negozi, per informazioni rivolgersi all'ufficio turistico (Accueil) gestito da Monsieur François, nella via centrale del paese
Mouthier-Haute-Pierre: il camping Les Oyes è aperto (sulla D67 fra Lods e Mouthier-Haute-Pierre)
Ouhans: l'Hotel Des Sources de la Loue è stato chiuso, c'è un meublè di fronte
Sombacour: ci sono un bar-ristorante e una panetteria
La Cluse-et-Mijoux: all'uscita dal paese, si cammina lungo la N57 su marciapiede fino alla località la Tuilerie, poi c'è un tratto senza marciapiede fino alla località la Gauffre; pericoloso il lato sinistro in corrispondenza della curva a sinistra, meglio il lato destro. A la Gauffre, dopo il bar-ristorante si svolta a sinistra sulla D6

SVIZZERA
Le indicazioni da seguire possono essere dei seguenti tipi:





Sainte-Croix: l'Auberge de jeunesse è stato chiuso; il b&b Les Replans (www.chasseron.net)
ha anche una camera singola a 40 CHF; agli appassionati di linee ferroviarie storiche segnalo la Sainte-Croix – Yverdon-les-Bains (ferma a Baulmes, www.travys.ch)


Orbe: da vedere gli affreschi nella chiesa di Montcherend (XII sec., attribuiti ad un pellegrino diretto a Santiago di Compostela), 2 km a ovest


Lausanne: sconto per i pellegrini al camping du Vidy (10 CHF) e tessera omaggio per viaggiare gratis sui mezzi pubblici; ristorante etiope Le Nil-Bleu, place de l'Ours
Evionnaz: il bar è chiuso il lunedì
Martigny: il camping TCS, rue du Levant 68, è dotato di un dormitorio (23 CHF, colazione a parte 13 CHF); imboccato il sentiero per Orsières, si attraversano i binari che poi rimarranno sulla vostra destra, seguire le indicazioni per Bovernier; da Martigny c'è un collegamento ferroviario per Sembrancher e Orsières


Bovernier: uscire dal paese camminando lungo la strada fino alla segheria, dopo la quale ricominciano le frecce gialle sulla destra; poco più avanti, cautela nell'attraversare un rio che taglia il sentiero: le sponde cedono facilmente
Orsières: l'Accueil Saint-Bernard (dietro la chiesa) è sempre aperto ed è dotato di cucina, bagno e doccia (una decina di posti, 10 CHF, rivolgersi al parroco nella casa a fianco)
Dranse: il paese è in basso, sul fiume, rispetto a Liddes
Bourg-Saint- Pierre: il pernottamento alla Maison Saint-Pierre costa 25 CHF, ottima alternativa l'Auberge au Petit Vélan (20 CHF il posto in dormitorio, 30 con la colazione e 52 con la mezza pensione)
Col du Gran Saint-Bernard: la mezza pensione all'Hospice costa 48 CHF; per Aosta, seguire il sentiero 103

Per vedere le mie foto della Via Francigena:

lunedì 9 giugno 2014

Un uomo esemplare. Ricordo di Andrej Mironov



Il 4 dicembre scorso, il gruppo biellese di Amnesty International ospitò il giornalista e attivista per i diritti umani russo Andrej Mironov. Chi partecipò alla sua conferenza ebbe l'occasione di conoscere un uomo di rara statura morale. Sessantenne, era stato un dissidente nell'Unione Sovietica degli anni Ottanta e come tale condannato a quattro anni di gulag; negli anni Novanta aveva lavorato come ricercatore specializzato in diritti umani e il suo lavoro l'aveva portato ad occuparsi della guerra in Cecenia, dove si era adoperato per una soluzione pacifica del conflitto in corso. Sgradito per questo motivo agli ambienti governativi, nel 2003, a Mosca, venne aggredito e gravemente ferito; ristabilitosi, aveva ripreso il suo lavoro con Memorial, la più importante organizzazione russa per i diritti umani. Era diventato un punto di riferimento per tutti coloro che in Europa si impegnano per la difesa dei diritti umani. Non era un personaggio celebre come Nelson Mandela o come Vaclav Havel, ma chi lo conosceva trovava in lui la stessa determinazione e ne traeva la stessa ispirazione.
Il 24 maggio scorso Andrej Mironov si trovava in Ucraina e lì è rimasto ucciso insieme al fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, mentre documentavano con altri giornalisti gli scontri fra esercito ucraino e separatisti filorussi.

Chi, come noi, l'aveva conosciuto è rimasto sgomento. Abbiamo ripensato a quella serata di dicembre, in cui ci aveva entusiasmati: con competenza e lucidità, prima e dopo la conferenza ci aveva raccontato gli ultimi decenni della storia russa e, durante il suo intervento pubblico, aveva preferito non parlare di sé, ma dei giovani russi che stanno trovando il coraggio di manifestare per i propri diritti. Era ottimista, nonostante gli anni trascorsi in un campo di concentramento e le percosse subite, nonostante altri abbiano subito e subiscano lo stesso trattamento. Era ottimista perché, diceva, “abbiamo vinto noi: nonostante tutti i loro sforzi, non sono riusciti a farci cambiare idea, siamo ancora qui a lottare per i diritti umani”. Questa è la convinzione che ci trasmise quella sera e che resta nostra, anche ora che Andrej Mironov non è più con noi.

L'8 settembre il Premio Politkovskaja 2014 è stato conferito a Andrej Mironov:
http://www.memorialitalia.it/2014/09/08/premio-politkovskaja-ad-andy-rocchelli-e-andrej-mironov/

Su Rai Play è disponibile il documentario La disciplina del silenzio. Inchiesta sulla morte di Andrej Mironov e Andrea Rocchelli di Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, diviso in prima e seconda parte.